E-Mail: redazione@bullet-network.com
- Il mercato del biologico in Italia ha raggiunto un giro d'affari di 2,1 miliardi di euro nel 2023.
- La Campania, con l'azienda Amico Bio, ha generato un fatturato di 8 milioni di euro nel 2024, coltivando circa 200 ettari.
- Il biologico costituisce il 3,4% della spesa complessiva per il cibo nella regione Triveneto-Emilia Romagna.
Il mercato del biologico in Italia ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, con un giro d’affari che ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro nel 2023 solo nella distribuzione moderna. Questo rappresenta il 2,9% del totale alimentare nel canale, posizionando l’Italia come il quarto mercato del biologico in Europa, dopo Germania, Francia e Regno Unito. La crescita è particolarmente evidente nel Sud Italia, con un incremento dell’8,7%, e nel Centro con un aumento del 5,6%. Tuttavia, la regione del Triveneto-Emilia Romagna mostra la più alta percentuale di alimenti biologici rispetto alla spesa complessiva per il cibo, con un 3,4%.
L’inverno si rivela una stagione particolarmente favorevole per l’export di colture biologiche italiane verso i mercati del Nord Europa, dove le condizioni climatiche limitano la produzione locale. In questo contesto, la Campania, e in particolare l’azienda Amico Bio di Capua, gioca un ruolo cruciale. Con un fatturato di circa 8 milioni di euro nel 2024, l’azienda coltiva circa 200 ettari, di cui 50 in tunnel coperti, e si dedica anche all’allevamento di maiale nero di razza casertana. L’obiettivo è un’agricoltura sempre più sostenibile, riducendo la dipendenza dalla chimica e puntando all’autosufficienza energetica.

La Distribuzione Moderna e il Ruolo del Consumatore
La Distribuzione Moderna (GDO) rappresenta il principale canale di vendita per i prodotti biologici in Italia, con un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro e un incremento del 4,4% rispetto al 2023. La Grande Distribuzione Organizzata domina circa l’80% del mercato del cibo, mostrando una predilezione per supermercati e ipermercati anziché per i discount. La marca privata ha un peso crescente, raggiungendo una quota del 31,5%, dimostrando che i consumatori vedono il biologico come una scelta etica, salutare e accessibile.
Il profilo del consumatore bio è variegato: il 93% degli italiani tra i 18 e i 65 anni ha acquistato almeno un prodotto biologico nel 2024. Tra i principali consumatori si trovano vegetariani, genitori con figli di età superiore agli 11 anni, coloro che hanno conseguito una laurea, e la fascia d’età dei più giovani adulti tra i 30 e i 35 anni. La scelta di alimenti biologici è frequentemente connessa a principi quali la garantie alimentare, la tutela ambientale e il rispetto del benessere animale.
- La crescita del biologico in Italia è davvero entusiasmante... 🌿...
- Trovo che il boom del biologico sia sopravvalutato... 🤔...
- È interessante come la Campania stia usando tradizione e innovazione... 🔍...
Il Biologico Italiano sul Mercato Internazionale
L’Italia si posiziona tra i primi tre Paesi esportatori al mondo di prodotti biologici, con un valore di oltre 3,6 miliardi di euro nel 2023. I principali mercati di destinazione sono Germania, Francia, Scandinavia e Stati Uniti. Il marchio bio è considerato un asset strategico per l’internazionalizzazione, con il 40% delle aziende del settore agroalimentare che lo considera fondamentale.
Il progetto “Being Organic in EU”, promosso da FederBio e Naturland, mira a rafforzare la conoscenza del biologico, sostenendo un modello agroalimentare etico e resiliente. Questa iniziativa si coniuga con le strategie integrate dell’Unione Europea come Farm to Fork e Biodiversità 2030, enfatizzando l’importanza dell’agricoltura organica non solo nella dimensione della qualità e sicurezza dei cibi, ma anche nell’ambito della conservazione ecologica.
Una Visione per il Futuro del Biologico
Il settore del biologico in Italia è in piena espansione, ma per mantenere questa crescita è essenziale lavorare sulla consapevolezza del consumatore. Molti italiani non sono ancora pienamente informati sulle differenze tra biologico e convenzionale, o tra bio e residuo zero. È fondamentale educare i consumatori, in particolare quelli occasionali, per promuovere una scelta consapevole e informata.
La Campania, con la sua ricca tradizione agricola, è un esempio di come il biologico possa rigenerare i suoli e valorizzare le risorse locali. La regione è famosa per la sua “Campania Felix”, un tempo considerata il giardino d’Italia per la sua fertilità e abbondanza. Oggi, le aziende come Amico Bio dimostrano che è possibile coniugare tradizione e innovazione per un’agricoltura sostenibile.
In un contesto globale sempre più complesso, il biologico rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali e sociali. La transizione verso un modello agricolo più sostenibile è non solo un’opportunità economica, ma anche un imperativo etico. Come cittadini, abbiamo la responsabilità di sostenere pratiche che rispettano la terra e le persone, contribuendo a un futuro più giusto e sostenibile per tutti.







