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- Oltre 70 edifici costruiti illegalmente sono stati demoliti, colpendo duramente l'abusivismo edilizio.
- Il complesso di 45 ville noto come 'villaggio vacanze' è stato sequestrato, segnando un colpo al clan camorristico Belforte.
- Le demolizioni, iniziate il 13 febbraio 2025, mirano a ripristinare l'equilibrio ambientale del territorio.
Le operazioni di demolizione a Castel Volturno, nella provincia di Caserta, segnano un passo significativo nella lotta contro l’abusivismo edilizio e la criminalità organizzata. Avviate il 13 febbraio 2025, queste azioni riguardano oltre 70 edifici costruiti illegalmente, molti dei quali risalgono agli anni Settanta. Tra questi, spicca un complesso di 45 ville, noto come il “villaggio vacanze”, legato al clan camorristico Belforte di Marcianise. Queste strutture, situate principalmente sulla spiaggia di Bagnara, sono state sequestrate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nel 2024. Le demolizioni, eseguite dalla Direzione Marittima della Campania e dalla Guardia Costiera, mirano a ripristinare il paesaggio naturale e a restituire il territorio alla comunità.

L’Impatto dell’Abusivismo sul Territorio
L’abusivismo edilizio a Castel Volturno ha avuto un impatto devastante sul territorio, deturpando il paesaggio e occupando illegalmente suolo demaniale. Le costruzioni abusive, realizzate senza autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie, hanno trasformato radicalmente l’urbanistica della zona. La località di Bagnara, in particolare, è stata colpita da un’edificazione selvaggia che ha compromesso l’ambiente naturale e reso il territorio vulnerabile all’erosione marina. Le operazioni di demolizione, che proseguiranno nei prossimi giorni, rappresentano un tentativo di ripristinare l’equilibrio ambientale e di restituire alla cittadinanza l’accesso a porzioni di demanio marittimo.
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Il Ruolo della Procura e delle Forze dell’Ordine
La Procura di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con la Guardia Costiera e la Direzione Marittima della Campania, ha svolto un ruolo cruciale nell’individuazione e nel sequestro degli immobili abusivi. Le indagini hanno portato all’identificazione dei responsabili, denunciati per costruzione arbitraria di caseggiati. Le operazioni di demolizione, svolte a spese dei trasgressori, sono un chiaro segnale della determinazione delle autorità nel contrastare l’illegalità e nel promuovere la legalità. Queste azioni non solo mirano a ripristinare il paesaggio, ma anche a smantellare le basi economiche della criminalità organizzata, privandola di risorse e spazi.
Riflessioni sulla Rinascita del Territorio
Le demolizioni a Castel Volturno rappresentano un’opportunità per una rinascita del territorio, che potrà finalmente liberarsi dal peso dell’illegalità e dell’abusivismo. Questo processo di rigenerazione urbana offre la possibilità di ripensare l’uso del suolo in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. La restituzione delle aree demaniali alla comunità è un passo verso la costruzione di un futuro migliore, in cui la legalità e la tutela del paesaggio siano al centro delle politiche territoriali.
In Campania, la cultura e le tradizioni locali sono profondamente radicate nella storia e nel paesaggio. Castel Volturno, con le sue bellezze naturali e la sua ricca eredità culturale, ha il potenziale per diventare un simbolo di rinascita e di rispetto per l’ambiente. La regione offre un patrimonio unico di arte, musica e gastronomia, che può essere valorizzato attraverso un turismo sostenibile e responsabile.
Un aspetto avanzato della cultura campana è la capacità di resilienza delle sue comunità, che hanno saputo affrontare e superare sfide complesse nel corso dei secoli. Questa resilienza è una risorsa preziosa per guidare il territorio verso un futuro di legalità e prosperità. Riflettere su queste dinamiche può ispirare una maggiore consapevolezza e un impegno collettivo per la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale della Campania.







