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- La canonizzazione di Bartolo Longo è stata approvata da Papa Francesco dal Policlinico Gemelli.
- Il Santuario della Madonna di Pompei è un simbolo di fede e carità, con donazioni provenienti da tutto il mondo per la sua costruzione.
- Bartolo Longo, insieme alla contessa Marianna, ha offerto la proprietà del santuario a Leone XIII, segnando l'inizio di una nuova vita di devozione.
La Canonizzazione di Bartolo Longo: Un Evento Storico per Pompei
L’annuncio della canonizzazione di Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, ha suscitato grande gioia e commozione tra i fedeli e i cittadini di Pompei. Papa Francesco, dal Policlinico Gemelli, ha approvato i voti favorevoli dei cardinali e vescovi per la canonizzazione del beato, riconoscendo il suo straordinario contributo spirituale e sociale. Bartolo Longo, nato a Latiano il 10 febbraio 1841 e morto a Scafati il 5 ottobre 1926, è una figura di rilievo internazionale legata alla devozione mariana. La sua vita è stata caratterizzata da una profonda trasformazione spirituale, che lo ha portato a dedicarsi completamente alla carità e alla promozione del Rosario.
Il Percorso di Vita di Bartolo Longo
Bartolo Longo, durante i suoi anni di studi legali a Napoli, si interessò allo spiritismo. Tuttavia, tramite il sostegno di alcuni preti, ritrovò il suo cammino nella fede cattolica. Questo cambiamento lo spinse a dedicarsi alle opere di carità, diventando amministratore dei beni della contessa Marianna Farnararo. Insieme, lavorarono per migliorare le condizioni di vita dei poveri nella Valle di Pompei. Nel 1875, Bartolo Longo introdusse a Pompei un ritratto della Vergine, e nel 1876 iniziò l’edificazione del Santuario, dedicato alla Madonna del Rosario il 7 maggio 1891. La sua dedizione alla Vergine si manifestò anche attraverso un intenso lavoro di scrittura e diffusione di libri e opuscoli.
Il Santuario di Pompei: Un Simbolo di Fede e Carità
Il Santuario della Madonna di Pompei rappresenta un punto di riferimento spirituale e sociale di rilevanza mondiale. La sua costruzione, iniziata da Bartolo Longo, è stata sostenuta da donazioni provenienti da tutto il mondo. Il santuario non è solo un luogo di culto, ma anche un centro di opere di carità, tra cui l’ospizio per i figli dei carcerati, un’iniziativa che sfidava le teorie del tempo sulla tara ereditaria della violenza. Bartolo Longo, insieme alla contessa Marianna, offrirono la proprietà del santuario a Leone XIII; il Papa consentì loro di gestirne l’amministrazione. Questa decisione segnò l’inizio di una nuova vita di totale devozione alla Vergine.
Un Esempio di Modernità e Visione Profetica
Bartolo Longo è considerato un santo modernissimo, anticipatore dei tempi e modello di una “Chiesa in uscita”, come sottolineato da Papa Francesco. La sua opera è caratterizzata da una visione profetica e una modernità lessicale e contenutistica che lo rendono un santo attuale. La sua canonizzazione è vista come una dichiarazione d’amore di Dio all’umanità, offrendo un esempio di vita da seguire per raggiungere la salvezza e la gioia eterna. La sua vita e le sue opere continuano a ispirare fedeli e devoti in tutto il mondo.

La Campania è una terra ricca di storia e tradizioni, e il Santuario di Pompei ne è un simbolo. La devozione alla Madonna del Rosario è profondamente radicata nella cultura locale e rappresenta un legame spirituale che unisce le comunità. La canonizzazione di Bartolo Longo è un evento che rafforza questo legame, offrendo un esempio di fede e carità che continua a ispirare generazioni. La storia di Bartolo Longo ci insegna che la fede può trasformare le vite e che la carità è un potente strumento di cambiamento sociale.
In Campania, la tradizione del Rosario è particolarmente sentita, e il Santuario di Pompei è un luogo di pellegrinaggio per molti fedeli. La Supplica alla Madonna di Pompei, scritta da Bartolo Longo, è una preghiera che esprime la devozione e la speranza dei fedeli. Questo legame tra fede e cultura è un aspetto fondamentale della vita in Campania, e la canonizzazione di Bartolo Longo ne è una testimonianza vivente. Riflettendo su queste tradizioni, possiamo apprezzare la ricchezza culturale della regione e il suo ruolo nel promuovere valori di fede e solidarietà.





