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- Scoperta di un santuario greco-romano durante i lavori per la nuova linea ferroviaria Napoli-Bari.
- Ritrovati artefatti votivi tra cui statuette, tempietti in terracotta e monete che offrono nuove prospettive sui culti antichi.
- Un protocollo d'intesa per la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici prevede esposizioni permanenti presso le nuove stazioni ferroviarie.
Scoperta Archeologica nel Sannio: Un Santuario Greco-Romano Rivela i Suoi Segreti
Nel cuore del Sannio, precisamente nel comune di Ponte, provincia di Benevento, una scoperta archeologica di grande rilevanza è emersa durante i lavori per la costruzione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Napoli-Bari. Un santuario di epoca greco-romana, ricco di reperti votivi, è stato portato alla luce, offrendo una nuova prospettiva sulle antiche pratiche religiose e culturali della regione. Questo rinvenimento non solo arricchisce il patrimonio storico locale, ma rappresenta anche un esempio di come le infrastrutture moderne possano diventare una finestra sul passato.
Un Patrimonio Culturale Unico: Scoperte e Importanza Storica
Il santuario, caratterizzato da un elaborato disegno architettonico e da un ampio assortimento di reperti votivi, sembra essere stato consacrato a delle divinità connesse alla cura, alla fertilità della terra e delle bestie, o alla maternità. Nel sito sono stati recuperati oggetti come stauette di giovani ragazze devote e guerrieri, un piccolo tempio in terracotta, oggetti che richiamano parti del corpo, ceramiche e monete. Questi artefatti raffigurano un culto che scandiva momenti importanti della vita degli abitanti del Sannio antico, fornendo nuova luce sui loro costumi culturali sia anteriore che durante l’influenza romana.

La Mostra “Viaggio nel Sacro”: Un Ponte tra Passato e Futuro
La scoperta del santuario è stata celebrata con l’inaugurazione della mostra archeologica temporanea “Viaggio nel Sacro”, presso la Sala Paleontologica del Centro Operativo di Benevento. Curata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, la mostra rappresenta un’opportunità per il pubblico di esplorare i culti antichi e di comprendere l’importanza di preservare il patrimonio culturale. Mariano Nuzzo, Soprintendente di Napoli Area Metropolitana, ha sottolineato come le infrastrutture moderne possano diventare occasioni per nuove scoperte storiche, arricchendo la conoscenza e consolidando la cultura delle nuove generazioni.
Un Futuro di Collaborazione e Valorizzazione
Un protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra Rete Ferroviaria Italiana e le Soprintendenze di Caserta, Benevento e Napoli Area Metropolitana, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i ritrovamenti archeologici lungo l’itinerario Napoli-Bari. Tra le iniziative previste, vi sono esposizioni permanenti e installazioni informative presso le nuove stazioni ferroviarie. Inoltre, Ferrovie dello Stato Italiane, mediante all’associazione “Archeolog”, si occupa della conservazione di rilevanti artefatti come una statua di Ercole in metallo, databile al secondo secolo a. C., rinvenuta nell’area del santuario.
La scoperta del santuario di Ponte non è solo un evento di rilevanza archeologica, ma rappresenta un simbolo di come il progresso possa coesistere con la preservazione delle radici storiche. La Campania, con la sua ricchezza culturale e storica, continua a sorprendere e a offrire nuove opportunità di conoscenza e riflessione.
In Campania, la cultura e le tradizioni si intrecciano in un mosaico di esperienze uniche. Una nozione base che si può trarre da questa scoperta è l’importanza di comprendere e preservare il nostro passato per arricchire il presente e il futuro. La storia del Sannio, con i suoi culti e riti, ci invita a riflettere su come le pratiche antiche abbiano influenzato la nostra cultura moderna.
Per una riflessione più avanzata, si potrebbe considerare come le infrastrutture moderne, spesso viste come simboli di progresso, possano diventare strumenti per riscoprire e valorizzare il nostro patrimonio culturale. La scoperta del santuario di Ponte ci ricorda che il dialogo tra passato e presente è fondamentale per costruire un futuro che rispetti e celebri le nostre radici.





