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- La casa di Roberto Murolo è stata trasformata in un museo, situato in via Cimarosa 25, celebrando la cultura napoletana.
- Il Museo Mu copre una superficie di 160 metri quadrati e ospita preziosi manoscritti, strumenti musicali e una collezione di dischi a 78 giri.
- Il museo, aperto al pubblico dal 21 febbraio, promuove eventi culturali e concerti, mantenendo viva la tradizione musicale napoletana.
Dopo quasi ventidue anni dalla scomparsa di Roberto Murolo, avvenuta il 13 marzo 2003, la sua storica abitazione situata in via Cimarosa 25, nel quartiere Vomero di Napoli, è stata trasformata in un museo. Questo evento segna un significativo passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale napoletano, rendendo omaggio non solo al celebre cantautore, ma anche a suo padre Ernesto, poeta, drammaturgo e giornalista di spicco del Novecento. L’inaugurazione del Museo Mu rappresenta un traguardo importante per la città, che finalmente rende omaggio a un simbolo della sua cultura e della sua storia.
Il Museo Mu: Un Viaggio nell’Arte e nella Storia
Il Museo Mu, situato al piano ammezzato dell’edificio, si estende su una superficie di 160 metri quadrati, comprendendo quattro ambienti, ripostigli e servizi. Le stanze, ancora arredate con il mobilio ottocentesco originale, raccontano la storia della famiglia Murolo e delle personalità che hanno frequentato la casa nel corso degli anni. Tra questi, nomi illustri come Salvatore Di Giacomo, i fratelli De Filippo, Totò, Fabrizio De André, Mia Martini e Renzo Arbore. La casa è stata un vero e proprio cenacolo culturale, dove si sono sviluppati progetti musicali, teatrali e cinematografici.

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Un Patrimonio Culturale da Scoprire
Il museo custodisce un vasto patrimonio culturale, tra cui manoscritti originali, lettere autografe, oggetti d’epoca come radio e grammofoni, e una collezione di dischi a 78 giri, molti dei quali rarissimi. Le chitarre e i mandolini appartenuti a Roberto Murolo, insieme a quadri e fotografie d’epoca, raccontano la storia di un artista che ha emozionato generazioni. Inoltre, il museo ospita il centro studi della canzone napoletana, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, cattedra di Musicologia.
Un Futuro di Cultura e Innovazione
Il Museo Mu non è solo uno spazio espositivo, ma un polo culturale vivo, destinato a ospitare eventi, concerti e incontri dedicati alla musica e all’arte. Questa iniziativa offre l’opportunità di promuovere nuovi talenti e mantenere viva la tradizione musicale napoletana. L’ingresso al museo costa 5 euro e sarà aperto al pubblico dal 21 febbraio, ogni venerdì e sabato dalle 10 alle 18, e la domenica dalle 10 alle 13:30. Con questa apertura, Napoli non solo rende omaggio a Roberto Murolo, ma assicura che la sua eredità continui a vivere nel cuore della città e nella memoria dei suoi cittadini.
In un mondo in cui la cultura spesso rischia di essere dimenticata, il Museo Mu rappresenta un faro di speranza per la conservazione e la promozione delle tradizioni napoletane. La musica napoletana, con le sue melodie intramontabili e le sue storie appassionanti, è un patrimonio che merita di essere tramandato alle future generazioni. La trasformazione della casa di Roberto Murolo in un museo è un invito a riscoprire le radici culturali di Napoli, a immergersi nella sua storia e a lasciarsi ispirare dalla sua arte.
Nel cuore della Campania, la tradizione musicale napoletana è un tesoro inestimabile che continua a influenzare artisti e musicisti di tutto il mondo. La canzone napoletana, con la sua capacità di raccontare storie di vita quotidiana, amori perduti e speranze ritrovate, è un linguaggio universale che parla direttamente all’anima. Visitare il Museo Mu è un’opportunità per vivere un’esperienza unica, che arricchisce il cuore e la mente, e che ci ricorda l’importanza di preservare e celebrare la nostra eredità culturale.





